Colori / Definizione

1. La parola colore deriva dal latinocolorcoloris. Esso si sviluppa dalla radice del verbo celare e cioè: nascondere; infatti il colore, generalmente, serve per coprire qualcosa.
Per colore si intende la sensazione visiva che si ha quando le onde elettromagnetiche di varia lunghezza riflesse dai corpi colpiscono la retina.

Il colore è comunemente l’apparenza cromatica che si nota osservando gli oggetti alla loro luce naturale.
In sintesi il colore indica una sostanza, naturale o artificiale, minerale o organica usata per colorare gli oggetti e qualsiasi materia.

I colori si possono classificare in:

  1. Puri

  2. composti

  3. complementari

I colori puri sono formati da una sola radiazione; quelli composti sono dati da più radiazioni e infine quelli complementari sono i colori che, se sovrapposti, danno la luce bianca, un esempio di colori complementari è dato da i sette colori dell’iride.
I colori composti sono dati da una miscela di 2 o più colori primari. In base alla sostanza usata per miscelare i colori, si possono avere colori a olioa tempera e ad acqua. Questi tipi di diversi di colori producono effetti nella resa delle forme e della prospettiva.

Noi percepiamo il colore attraverso un segnale che il nostro cervello manda all’occhio.

Quando parliamo di colore, dobbiamo necessariamente parlare di luce, perché senza luce non potremmo vedere il colore

Tabella colori

 


Colori primari

Sono solo tre i colori di base dai quali si ottengono, mescolandoli, tutti gli altri; questi tre colori, considerati "assoluti" perchè non si possono ottenere con nessuna mescolanza, sono detti colori primari.

1. colori PRIMARI: ROSSO, BLU, GIALLO, non possono essere generati da altri colori.

2. Diverso è il concetto di Colori primari psicologici introdotto dal fisiologo tedesco Ewald Hering (1834-1918). La teoria di Hering sulla visione del colore postula l'esistenza di tre coppie opponenti di colori: bianco e nero, rosso e verde, giallo e blu. Questo sei colori sono detti primari psicologici. In questo caso il termine primari sta ad indicare i sei colori che stanno alla base di questa particolare teoria.

 


Colori secondari

1. I colori SECONDARI: ARANCIO, VERDE, VIOLA si ottengono mescolando due primari in parti uguali.

 


Colori terziari e colori complementari

1. Mischiando due primari in quantità diverse, si ottiene un colore TERZIARIO. Giallo/arancione - rosso/arancione - rosso/viola - giallo/verde - blu/verde - blu/viola si trovano nel cerchio esterno, diviso in dodici parti, e precisamente nello spazio intermedio tra i vertici dei triangoli dei colori primari e secondari.

2. All’interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI.

I colori si dicono complementari perchè hanno la caratteristica di esaltare e rafforzare a vicenda la propria luminosità e quindi ogni tinta trova il suo complementare nel colore opposto presente sul cerchio cromatico.
Il complementare del giallo è il viola, che è la somma di magenta e cyano.
Per trovare il colore complementare di una tinta, basta congiungerla con il colore opposto. I complementari dei colori puri formano coppie cromatiche con caratteristiche molto marcate.
Si definiscono complementari due colori che miscelati tra di loro generano il grigio puro. Se si accostano i colori complementari si ottiene un effetto di massimo contrasto: i due colori acquistano forza cromatica rafforzando a vicenda la luminosità di entrambi.
Se si pone un colore luminoso al centro del suo complementare meno luminoso, l'effetto di contrasto e di complementarità particolarmente evidente.